Nel mese di settembre 2014 la città di Ragusa ospiterà per una durata di 12 giorni un Workshop Internazionale di Progettazione Architettonica e Urbana, rivolto a studenti e neolaureati delle Scuole di Architettura e di Ingegneria italiane ed estere.

Si tratta della prima iniziativa di Re-use Ragusa, un ampio programma di studio e sperimentazione progettuale sulla città e sul territorio ibleo avviato dal Comune di Ragusa con il Politecnico di Milano, in vista della revisione del Piano Regolatore Generale della città.

Ragusa è la sede ideale per accogliere un laboratorio internazionale di idee sulle problematiche architettoniche, urbane ed ambientali per la straordinaria consistenza del patrimonio architettonico - monumentale del suo territorio e per la complessità del suo sistema insediativo che richiede oggi l’avvio di un ampio processo di riqualificazione.

Il tema scelto per questa prima edizione riguarda la rigenerazione del centro storico di Ragusa Superiore, la “città nuova” costruita sull’altipiano ibleo dopo il terremoto del 1693, secondo un piano di fondazione a fitta scacchiera in cui sono incastonati diversi palazzi tardo-barocchi per i quali nel 2002 la città di è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell'umanità.

La parte più densa di questo tessuto, caratterizzato da una maglia estensiva di lotti di piccole dimensioni, con il passare degli anni si è rivelata inadeguata ad adattarsi alle nuove esigenze abitative, spingendo i residenti a cercare altrove condizioni più idonee. I rigidi vincoli di tutela gravanti sull’intero centro storico hanno contribuito a congelare questa condizione, inibendo il necessario processo di rinnovamento.

Si è così determinato un progressivo abbandono dell’abitato storico che ha portato diffusamente all’attuale degrado edilizio e sociale.

Attraverso un approccio progettuale multidisciplinare il Workshop si propone di indagare, sperimentandole “sul campo”, possibili strategie di riqualificazione che soddisfino in modo integrato la conservazione dei caratteri identitari dell’architettura e della forma urbana, l’adeguamento degli edifici e dello spazio pubblico alle attuali esigenze abitative e di accessibilità, la messa in sicurezza dell’area rispetto al rischio sismico e di dissesto idrogeologico.

A partire da un’analisi guidata della morfologia urbana e delle sue potenzialità trasformative, saranno svolte sperimentazioni progettuali a diverse scale su aree campione del tessuto e sugli orli edificati. Le specifiche metodologie d’intervento saranno oggetto di discussione all’interno dei gruppi di lavoro, ciascuno seguito da un docente tutor, e potranno essere approfondite nell’ambito dei seminari, delle conferenze e dei dibattiti in programma.


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